Prima o poi mi telefonerai.
Come un terremoto
sul letto vibrerà il telefono
mentre io continuerò
a fissare il soffitto.
Troverò la tua chiamata
persa,
per la rabbia
mi sbatterò il telefono
in testa
e richiamandoti
non sentirò la tua voce
perché l’auricolare
si sarà fracassato
sul mio cranio.
Urlerò: «Pronto?
Mi senti?»
Tu, giustamente
penserai che hai sbagliato
a chiamare,
non risponderai più
nuovamente, ti chiederai
perché non rispondo
se tu mi senti.
La domanda, in quest’ora
è la medesima.
Il telefono intatto
sul letto immobile,
come me che continuo
a fissare il soffitto
e non vedo altro
che mosche circumvolanti.
Nel ronzio della stanza
mi addormento per sognare
che troverò la tua chiamata
al mio risveglio.
(Viola Scruta, da MI AMI PER FAVORE ? – barbiturici e altri medicamenti per l’amore perduto – Pandemica Pseudoedizioni 2020)