STROMBOLI 2020

In un mazzo di foto tra attori e attrici infarinati nelle danze come pesci a friggere non restituì comunque il vhs con la sua faccia ma promise di impastare e infornare il pane auguroso al mattino non ne fece niente   Il set che non ricorda e il padre marconista della marina chiamato …

CAPIRE LA CANZONE

Più sono decrepiti asmatici pieni di verruche più si lanciano in danze forsennate pestando con i piedi il pavimento, più sono rugosi calvi scabbiosi panciuti rachitici cianotici più ballano con forza fuori tempo con braccia altolevate occhi tondi da lemuri picchiando con forza coi tacchi come schiacciando ipertempi iperluoghi scarafaggi, …

ROMA OSTIENSE

A un certo punto bisogna cominciare a vivere. A starci. Non più a voler starci, ma starci proprio. Incerto. Impuro. Confuso. Non bene pronto, ma starci Darsi buone intenzioni dura lo spazio della scuola. Non si può sempre andare a scuola, non si può sempre proiettarsi avanti Ripetersi le stesse …

L’ABBAINO

Vi foste trovati nei panni del presidente avreste avuto una bella gatta da pelare. Confidò alla badante – con la quale raramente parlava di lavoro – di trovarsi davanti a un problema il cui risultato sarebbe stato incerto fino all’ultimo momento. Fatto inconsueto, aggiunse, dato che a memoria d’uomo il …

LA VENTOLA MI SPUTA IN FACCIA

la ventola mi sputa in faccia mentre fuori il paesaggio è giallo – dal caldo – me ne sto con le mutande bianche di nuovo con l’io al centro stanco e trastullo mentre le cicale _ un caldo come questo non s’era mai visto cmq annotta tra otto ore e …

CADUTA OGGETTI

Pensano, agiscono nei nostri confronti, possono essere amici, sovente dispettosi. Se vi cade un bottone si nasconde subito il più lontano possibile e potete cercarlo anche per giorni interi (e i compagni ridono fragorosamente). Non parliamo di aghi, viti, perle, fanno salti incredibili per nascondersi. Sembra un gioco, ma non …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.65

I tiranni giocano ai soldatini Col piombo delle esecuzioni Di loculi di prigioni. Giostra combusta ormai la requie, Scalea irraggiungibile Il silenzio degli angeli Con la metamorfosi di resistenza Dalle tegole del fatuo non gettarsi. Ormai è persa qualunque canzone La beltà della giovinezza con i capelli A colori il …

E’ PIU’ SEMPLICE CHIUDERE GLI OCCHI

“Camminate a distanza ravvicinata: né troppo vicini né troppo lontani. Il concetto potrà sembravi un controsenso, eppure vedrete che alla lunga darà i suoi frutti” – Dalla platea si levò una voce: “Si spieghi meglio” – oggigiorno la gente vuole sapere e sapere e ancora sapere, che poi, mi chiedo, …

SI ACCENDE UNA DOMENICA

Già, anche il gargarismo del caffè può fare: vien giù, giù dalla memoria, si fa largo, si accende una domenica. “Le mani le abbiamo sempre portate così. Messe così, leggere dico.” E tutto questo mentre fai, qualcosa fai. “Eravamo io e poi il coraggio relativo: un personaggio al mattino…”   …