ED ERA FUOCO GANCIO MISERIA

ed era fuoco gancio miseria che saliva inesorabile sino allo stremo – il buio più profondo in questo lembo di terra mentre il cielo mancava ancora lacrime niente aveva ragione d’esistere oltre questo tempo stanco o il battito accelerato dopo essersi giustificati del perché si vive e si perde perché …

VIAGGIO PATENTE THERMOS (otto preludi di genere)

1   in un unico posto_sequenze brevi lo teorizza la sonda la microbaraonda impercettibile inizia dalla prima pagina poi asfalta continuamente sniffa carburo ora spostano le ossa dei santi di Caravaggio un nastro di repliche i pacchetti dai marciapiedi lancio di missili peonie non tradire non sparire a spirale nei …

QUINDI NON RICORDO LE COSE IMPORTANTI

Poiché sono importanti non le ricordo   Così ad esempio dire grazie che ci sei gelsomino coi verdi muri al mattino circoscrivi con un abbraccio l’uscita da casa   E alla gentilezza incarnata che segna l ora di uscire la sera col toc toc della coda sulla porta volendo la …

DESTINA / 7

Sarà un poco quel che succede nella vita, che provi a definire, a contenere all’inizio, poi lasci andare, e ti ritrovi infine a dialogarci di quel che capita, di questo strano modo di eludere il disagio, di come pulire dal mondo la testa per immaginare lei, una sera di maggio, …

KIREJI – n.4

da finestrino – fa cenno   *     da finestrino – cosa c’è?   *     interno cinese – con figura   *     – chi aspetta                 kireji o “carattere che taglia” è un componente del haiku. non ha …

Se mi avessi detto prima che i bombicillidi devono il loro nome all’unione della parola greca βομβυξ (seta) con la parola latina cilla (coda), non avrei scritto molte delle cose che ho scritto a partire dalla riga 22, comunque ormai fa niente

Sì sì c’è il sole che splende lo vedo adesso però allunga la mano no non quella l’altra prendi la mia ecco così tienila forte ma non stropicciare troppo le linee sul palmo altrimenti quella del cuore si mischia con la vita e succede un casino certo che mi piace …

PER LA CULLA VUOTA

Fuori dall’eleganza zitella si demoliscono a dozzine lavabo convittuali. La smagliatura diamantina ricovera sogni ed immagini a settentrione nell’ invalido bianco e nero che si defila. Solo la passamaneria resiste da Chanel  e in entrata ed uscita dalla cimossa abbrustolite lettere, alette d’alfabeto. Ancora non so strizzare il cerchio e …

DRAFTS (iv)

“Non bastiamo mai ai nostri desideri. E il desiderio non ci basta. Rimane la stanchezza, la rinuncia, – un’abulia quasi felice”, dice Elena[i].   Poi, da sogno a sogno, raccogliere quella foto in cui sorridiamo, la mano da darti subito, baciata subito; mi difendo con la paura, tu cosa vuoi, …

ZOLOFT

Certi giorni farei volentieri a meno di me stesso, mi eviterei come la merda. E invece me stesso mi segue, mi tampina, mi fa le fusa come un gatto rognoso. Non lo reggo. Gli darei anche una scarica di vergate. Ho finito lo Zoloft.

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.6

Eruppe sul palco lo zaino fatiscente, Sùbito coma la rotta affastellata, non tradotta. Girandola di addio la comica del sole Atomica comunque dentro le pupille Pilotate dall’abaco del fato. Per sempre ridanciana la colpa.