L’ULTIMA TOMBOLA: 36. La pioggia

La stessa pioggia di giugno che – a rimanervi sotto – cambia. A vent’anni un addio agli orari per il pranzo, alla grammatica del solito (che salta), ai pudori che salutavi nell’eccezionalità della camicia strizzata in strada, in una risata. Oggi, la testa piena di banche, scadenze, offerte tecniche, economiche …

(capitolo trentesimo) E GLI AVOCADO SPARIRONO NEL GIRO DI UNA NOTTE

L’architetto: – fijo de mignotta come dire filius … ignotae, credo. Troia? non lo so – la signora bionda: –  ci sono equivalenti appellativi anche per gli uomini? – Sasà: – Porco, debosciato – l’architetto: – Non sono la stessa cosa – la signora bionda: –  ci vogliono vizzi tosti …

I DUE PESI

Quale tra duemila discorsi può dirci del nervo che attacca questi corpi anoressici e questi dentisti, questi spasmi alla riproduzione a un linguaggio di così vacua non materia? Quale tra duemila discorsi può dirci che non coli trincea tra i due pesi e che abbiano fibre che in laghi insondabili …

FILIPPICA

Le cicale fanno il turno di notte, grippano i timballi insistendo su una minima semicroma e la stampante non cede. Balie asciutte son le finestre tra molte, riammesse da Johan Wolfgang, immense nazioni. Confabulano sottoscorta gli ulivi millenari, le mandorle cadono a intervalli sull’atlante complutensis. Resiste, resiste, nel cofano del …

ALTRI FRAMMENTI (16)

Gli schizzi dell’ultima guerra ci sono giunti in forma di appetito spropositato, di ruderi di edifici bombardati, di narrazioni di guai. A tavola, alcuni sopravvissuti alla II guerra mondiale, quasi bevono la pasta al pomodoro.

IO E LA POLLY – 3

Da piccolo ero capace di infilzare un verme nell’amo. Il verme lo rompevi in due, però ci stava anche intero. E poi andavi a pescare. Stamattina è crollato un palazzo e io e la polly siamo scappati dalla stanza. A Roma. Mentre guardo il palazzo crollato scoppatodallastanza, penso chissà quanti …

PESCO AL FONDO AL FONDO TROVO

sepolta dal vivo già  morta disconnetto lo spago dal pacco traslocato dimenticato per anni pesco a fondo al fondo trovo una bambolina di ceramica giapponese senza braccia una borsetta di seta azzurra colma di bottoni gioiello un sacchetto di tela di lino macchiato di tempo pieno di testoline di razze …

REPLICHE 4 – IL SEGNO LASCIATO DAL CANE

salix babylonica intorno forse è una betulla l’ecografia del continente parzialmente rappresentato manca e si getta oltre la [replica che non ammette recupero e disavanzo il rischio della pedina e della accurata rilevazione potrebbe causare un aumento delle vocali volanti [varianti si diceva sulla scacchiera [una riserva

(L’OCCHIAIA .87.)

   In equilibrio sul filo grigiastro dell’elettricità altalenante sopra la via deserta, smette di ravviarsi col becco le piume e mi guarda strano, direi con meraviglia e, ad un tempo, spavento, proprio come se avesse appena visto sbucare dal nulla un fantasma. E davvero il suo cuoricino – capace, a …