RITORNO A CASA

aprì la porta di casa tutte le luci erano accese la chiave non girava entrò scassinandole i denti slogandosi quattro vertebre brusiò leggero come di ragni in calore l’altra sera non aveva lasciato nientenessuno dentro ora i mobili quelli che restavano erano capovolti anche il letto aveva freddo anche i …

SULLA SCHIENA

Gli crescevano sulla schiena tante lingue disposte in file regolari come squame di carne. Vive e vitali, se fossero state circondate ciascuna da un apparato boccale, avrebbero emesso voce e forse pronunciato frasi compiute. Invece si agitavano vanamente, mute. Come code nane o ditini ciechi, e come tutti noi del …

DIGOS

La notte fa strano tutto. Come l’alfa dei carabinieri che passa e ci guarda male. Ci nascondiamo anche alla polizia. La Guardia di Finanza ci osserva dall’alto, mentre pisciamo in un vicolo. Secondini secondini secondini, ci invitano per una birra. La Digos, il Sismi, il Sisde: vogliono sapere delle nostre …

COMPAGNEROS

compagneros la nuvola del  peto inatteso circuisce il naso l’oltrepassa sospinta da un cirro nemicoamico scivola senza un programma un sospiro profondo la scompone musiche si accavallano frastornano le acciuffavamo per i denti ridevamo abbagliandoci senza rughe scrollando le spalle in testa nella fumosità dell’aria depositando idee movenze ghiribizzi panelle …

MYC 1 (da Favole del ’68)

osservo la fuga e non ho con me corpi visibili. il sup é convincente demolisce l’anfiteatro delle ultime sup antimeridiane e poi torna sul nostro vecchio precox scende nel controtipo ma non può deviare verso l’ammasso sente gridare i bambini e chiude poi continuando a scendere forma le centuate gialle …

IL ROGO TASCABILE HA DESCRITTO

il rogo tascabile ha descritto l’intero torrente provvidenza nel suo battito di ciglia tra la zona degli orti e l’investitura al solstizio di tutto un paese in dissolvenza e non vedete ovvio già dissolti in questa fiala d’aria per majaria e vorreste dimenticare e non dimenticherete l’occhiatura scarpiatura e vatinni …

FUGA DA CASA

otto righe da scrivere solo otto righe sulla mia fuga da casa solo otto ma forse sono troppe non ce la facevo a stare fra quelle stradine buie che si riflettevano sulle pareti dipinte dal duca sopra sottomobili mi sentivo bagnare le giunture sfrecciavano sulla scrivania del computer arrivavano sopra …

PARALLELO MERIDIANO

Sui fogli di polietilene le C e le H si stanno accampando in disordine, ma non può durare un substrato alla chetichella. Lamiera di ferro zincato va bene, è più resistente. Uno zibaldone onestamente congegnato ci serve per l’archivio della retrovia. Se l’alta velocità non vede, ci sta sempre il …

L’ULTIMA TOMBOLA: 41. La presunzione

Un poco è vero. Evidentemente, a un certo punto, dev’esserci stato uno stappo, cioè quell’orecchiar di qua e di là, quel ‘perché lui sì e io no?’, quel fatto di poter avere un’opinione su tutto che ‘perché trattenerla?’, che a qualcuno, a molti, ha dato la sensazione di aver effettivamente …

IO E LA POLLY – 1

indovina cos’è questo!, e l’occhio del polpo che abbiamo appena mangiato giù per il lavandino ancora vivo mi guarda. Oggi è morto Robbin Williams e secondo me giù per il lavandino c’è anche il suo occhio che mi guarda. Vivo. E allora cerco. Ma al posto dell’occhio di Robbin Williams …