In un genio di piccole strade
Cadono le vene azzurrine
Le semplici simbiosi degli amanti.
Poi fu sconnessa la bravura del sale
Le voglie annose di credersi vivi
Da morti ormai pulsanti.
Scontri di nebbie trastullò
Venirti ancora a cercare
Tra centomila cataste di male.
Malìe di foto la casa solinga
Graziosa epidermide del più
Maligno galoppo di ladri.
Più non regna la nenia del fu
La frutta canora delle donne
Cadute ai piedi di giovani amanti
Trottole le braccia di abbracci.
Filastrocca rimane la stanza
L’assurdo timore del caso
Dove si assume il prìncipe di scorta.