saxofonista di rubra mercedes. riconosco la sedia dallo strappo di luce. sulla ceramica piatta del vano candele. un triciclo è questo percorso. nell’andirivieni di uno stesso paesaggio. di colline stridenti. di rocche tremule di luce la sera. di ritorno lungo le sconnessioni radiali. della strada. radici. goffi urti sui parastinchi. rallentatori. all’ingresso di uscite di lato. nel ricordo di scontri letali. apnea pianoforte accordi. applausi e fiato. le palme minacciano del dottore la casa. che intravede mio padre. oltre il muro di cinta del nostro giardino. pianoforte battiti. con saxofonista di rubra mercedes.
(da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017) su autorizzazione dell’Autore