GUARDARE LE FIGURE

Se non sai, se non vuoi, guarda le figure che, tanto, non conoscono alfabeti. Non serve leggere, capire, entrare nel senso. Se tutto è stato detto, se tutto è stato fatto e tuttavia nessuno riesce ancora a smorfiare un bel cavolaccio di nulla, se non ci sono rotte, significati, rettilinei, strade lucignole, galoppi, alte vie, tu guarda le figure. Ritàgliale con una forbicina ben affilata seguendo con cura i contorni del cartoncino specialmente negli angoli più aguzzi. Fette di luna appuntite, grancasse da clown, signorine in bikini, casette dai tetti rossi, corone di spine, anatroccoli paffuti, bombe a mano  impolverate, martelli pneumatici, barelle, boschi in fiamme, angioletti di stagnola, crampi alle gambe, madonne del Perugino, flaconi di Valium, canzoni dei Queen, tigri in gabbia, grattacieli rasi al suolo, fischi nella notte, polmoni purulenti, cieli azzurri, cavallucci a dondolo, portali barocchi, cadaveri squisiti, pianetoidi, filosofie hegeliane, torte in faccia. Quando le avrai ritagliate per bene, incollale tutte in un album dalle pagine nere. E guarda. Guarda solo le figure.