Giunti nei pressi di un’automobile, il cane di Carlo
si ferma accanto a una ruota, la annusa, e solleva
una delle due zampe posteriori (destra o sinistra)
per lasciare una traccia del suo passaggio sullo pneumatico
(anteriore destro o sinistro, oppure posteriore destro
o sinistro, a seconda della posizione reciproca
occupata dal cane e dall’automobile). Carlo
è orgoglioso del suo cane. A volte l’orgoglio
può essere un sentimento distruttivo. Può avvelenare
l’anima di chi lo prova. Ad esempio, il cane di Carlo
potrebbe credere di essere superiore agli altri cani
in qualsiasi cosa, ad esempio nel fare la guardia,
nel gioco del riporto, o nel modo di vivere generale.
Il figlio di Luca desidera un gatto.
Forse Luca gliene regalerà uno per Natale.
Lo chiameranno Fagotto, come lo strumento a fiato.
Sarà un gatto nero e grigio.
Farà le fusa e avrà i baffi lunghi e la schiena elastica.
Cadrà dal quinto piano senza farsi un graffio.
Avrà sette vite e un equilibrio prodigioso,
come tutti i felini.
Graffierà i mobili per affilare gli artigli.
Sarà pigro e astuto. Contrariamente al cane di Carlo
che dicono sia forte e ingenuo.