DAI SEMI ALL’INFINITO

A sette anni ho coltivato portulaca che ancora moltiplico dai semi all’infinito. Facendofuori proprietà private, il pioppo e il fico traditori, costrinsero all’espatrio nuovi rizomi con boccoli appena fatti e propaggini  mature. Tornò,  sul pioppo prima e poi sul fico la solita civetta a portar nuove per ogni orecchio che, senza l’apotropaica cicciottella cadde di faglia (vera). Sfrontate volontà ignorarono quel precipizio, scritto a rovescio sulla carta, troppo per mezzo ponte … ponte mezzo, chissà! Quartine impaginarono i pioppeti e la paulonia non fu considerata, sostava in prova, in prova. La malcontenta minorenne, sembrava raffinata ad Elene e Lucie. Tutti spiarono l’incoronazione dei senza terra ormai, dove io ero in quell’aprile. XXX capitolo riscritto, ripetizioni dal bravo professore, ed i pronomi con forma tardiva;  intonsa rimane la missiva riservata.