L’1 e 57 CHIUDE

Dovremmo fare più attenzione ai mutamenti del cielo. Specie se cambia d’improvviso da rosso nero a fuoco. Cose come la punta del naso che ci sboccia, la pancia che si sventra o l’atterraggio di una mosca, infatti, che – laddove capitasse – dovesse perdere la traiettoria sarebbero chiari segnali di un’imminente nostra personale superfetazione. Mi spiego meglio: il centro di una stanza si misura partendo dall’angolo meno vicino, è risaputo, quanto che l’uomo sia un animale senza che l’animale però sia mai un essere umano. Trovata vita su Kepler 90, primo sistema planetario extrasolare con sette pianeti confermati, ma anche all’angolo del corridoio sotto il piede del lume. Medesima scoperta: un’ooteca di Blattella germanica contenente una quarantina d’uova. E allora?  Juri Gagarin di 1,57 chiude la comunicazione. Visse dal ’34 al ’68 e non ha niente da aggiungere. Qui, dal suo puntino/spiffero del cosmo è veramente tutto.