NOTTE DI SAN GIOVANNI

Nascondevamo la nostra passione civile nei tubetti del dentifricio, pronti a tirarla fuori qualora un colpo di stato ci avesse proibito di lavarci i denti. Costruivamo libri sovrapponendo ali di mosca. Era la notte di san Giovanni, quando nelle bottiglie piene d’acqua le vele d’albume si alzano sfilacciate e prendono il largo verso il monte Cristallo. Qualcuno però produceva musiche che addormentavano piedi e mani.

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