UNA CIRCONFERENZA IX

poiché di realismo si tratta, non è allora inutile il punto sulla querelle nell’intensità e il verso della risposta, la prontezza, quindi, direbbe che riverbera. poi continua a parlare di una certa civiltà, come ogni ideologia trapuntata in bilico fra gli adoratori di qualche profeta e vaghi esegeti dei misteri, una certa civiltà, allora, non industriale non contadina, che aveva rifiutato ogni principio di grandezza solo per costruire un paio di vicoli e alcuni edifici marginali, attrezzati per ogni esigenza: una porta, qualche finestra, solo spazio e luce. alla sinistra, un’ala, sempre la stessa, incompiuta e aperta, nessuna uscita di sicurezza: un padiglione, forse, aperto, seminale per ogni passaggio o instabilità programmata. pochi arpeggi, accordature stonate, riflessioni eccentriche, tutto un bianco di luce senza angoli o ritagli di pareti. hanno vinto, diceva annuendo, hanno vinto comunque: è che sbagli quando pensi il contrario. e noi siamo sopravvissuti. hanno vinto tutti? a un certo punto il testo intitola una franatura, con il caso particolare: da dove viene ciò che è detto? l’intensità, coessenziale all’impiego del linguaggio, assumeva la realtà a progetto di conoscenza e trasformazione: ma quale elegante bivacco, che ostinazione essenziale, quale fioritura inanellava nelle parole, attrezzate, diceva, per ogni esigenza: una porta, qualche finestra, solo spazio e luce. alla sinistra, un’ala, sempre la stessa, incompiuta e aperta, nessuna uscita di sicurezza: un padiglione, forse, aperto, seminale per ogni passaggio o instabilità programmata e continuava: poiché non ha senso, può non fallire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LA FAMIGLIA RAFINESQUE
Durante le feste di nozze di sé medesima, la sposa Adrialla Abudze Abuseridze scomparve all’improvviso in una buca del terreno Read more.
GARA DI QUADRI VIVENTI
Quella mattina la signora Wellesley 1, da poco in pensione, si annoiava un po’ e quindi pensò di indossare uno Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 68
Voce lurida essere nell’àncora Dove il divieto è vita vieta Trasloco giammai in un altro Fato. Domenicale la rosa Genera Read more.
Storia di giostrai (3)
Mi legai d’amicizia con Bolaño nell’estate in cui lavorava come guardiano notturno di un campeggio. Dopo la chiusura del luna Read more.
Temporalità estesa per un inarcamento
  Temporalità estesa per un inarcamento mentre soffici venature aleggiano su un involucro plastico e interattivo: lasciano trapelare un attivismo Read more.
da I GIORNI QUANTI (105)
Mi telefona il mio nuovo dirimpettaio. Senta, mi dice, sono il suo nuovo dirimpettaio. Sa, mi disturba intanto avere un Read more.
VIRGOLA (uno)
lo sguardo dell’inconsapevole sosia si trascina inorridito non a malincuore, è il romanzo di uno ha compiuto alcune ore fa, Read more.
IL PIFFERAIO MAGICO
«Topo!» l’urlo di Maria Adele rimbalzò in cortile, s’inerpico sulle gronde in un baluginio di rame, lisciò ringhiere e portavasi Read more.
Portami a ballare un finale diverso (3)
Idromania, non si parla d’altro. Portami con te quando sarà il momento, i cancelli sono sprovvisti di tornelli e nessuno Read more.