Suolo in marciume il minimo del tempo,
fu diletto vivere l’occaso
sapendo i versi lunghi
di giovinezza vivi-vivi.
Oggi rimane il livido dopo miserrimo
la stracca sillaba che non dice niente
solo la paura della terra in faccia.
Su gli appunti di pane
fu vetta sorgere canneto cantore
le poesie innumeri e sole: sole.