DIARIO DI BALBUZIE – 18

Dammi ossigeno perpetuo ch’io possa

arginare con dighe la fossa

con l’elmetto forato del soldato

dotato d’immenso zaino il sorriso.

Ricordiamoci maldestri angeli

strenne del bello quali arpe

le pergole con le rondini sulle spalle.

Ho l’ultimo grido di permesso

so di non poter morire.

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