IL TROUBADOUR FISCHIETTAVA VANDALO

il troubadour fischiettava vandalo & una catalisi per parole prese a buon rendere dall’autobiografia come mobilio usato per strada & intanto una sassaiola di gelato lapidatogli il piede principale lo costernò come un tucano in una lettiera & allo stesso modo di san valentino che ha modificato la sua traiettoria come un u.f.o. & Jack la poesia non fa domande come le hostess, ‘perché indossi un giubbotto antiproiettili quando piove?’ & risposta: ‘perché gli angeli Jack sono principi-ranocchi che sono rimasti anfibi di seta all’apice della loro anomalia ovvero chimere catapultate nell’occhio’ & oh Jack infine ti dico che il suo nome è il sinonimo sexy di ‘realtà’ & mi fa abbassare lo sguardo ad angolazioni così bizzarre che mi si lussano gli occhi

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