Col carbone schizzerà il suo ritratto nel posto segreto retro di casa sul muro coperto da un fico dove
nessuno va mai e nasconde qualche altro abbozzo. Anche lacrime amare; tutto ancòra lì giusto
appena sbiadito: fichi neri piccoli dolcissimi, l’albero generoso conosce le storie. Il 20 del mese sarà
equinozio, carico di molte primavere non smise mai di onorare la solenne congiunzione con la terra:
così la incontro ancòra chissà il profumo tra le sue cosce i seni sodi abbondanti. In bolla d’ambra
mnemonica ogni dettaglio femminile nitido nessuno insignificante ai sensi
MANNA PIOVANA (7)
quale magnifica (da INSETTI 2002)
24 Aprile 2025
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COSE DEMENTE
24 Aprile 2025
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
monologo esteriore n. 4
23 Aprile 2025
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
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23 Aprile 2025
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Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
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22 Aprile 2025
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IL VESTITO BIZANTINO – 72
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Morirò col fiato al collo E da sùbito figuro di perdermi Nella manciata di anni che mi offende. Cialda amara Read more.