IL CAMERIERE AZZURRO

Prende l’ordine al tavole della porta a destra: porta il vino – mezzo litro rosso – al tavolo tondo. Porta l’ordine in cucina, lo legge a voce alta. Scandisce le sillabe una ad una. Il cameriere è pallido, ha un colorito cinereo, tendente al verde. Sorride mentre legge ad alta voce la comanda. Anzi, ride proprio. Torna in sala e sparecchia un tavolo. Porta i piatti sporchi in cucina e annuncia che il tavolo dei vini può marciare. Il tavolo dei vini è solo un nome convenzionale: c’è, di fianco, una scaffalatura dove stanno i vini di pregio. D’un tratto si sente in sala una puzza di plastica bruciata: si accende un congelatore di una luce azzurrognola – le fiamme si sviluppano da dietro, dalla matassa si fili elettrici. Il cameriere sposta il congelatore per staccare le spine. E viene investito dalle fiamme azzurre. E diventa anche lui azzurro, il cameriere azzurro. Quando arriva l’ambulanza fa ancora in tempo a sussurrare: tre caffè al secondo a destra. Mentre l’ambulanza va via si vede distintamente una luce azzurrognola che si stacca verso il cielo, verso la luna.. Il primo cameriere azzurro che poserà il piede sulla superficie lunare lo farà il sei di agosto del duemilaventuno, all’una di notte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ELEGIA AD APRIRE
Lecce non è un’illusione né paccottiglia per turisti, non un assalto d’edilizia speculativa a ingurgitare vecchie pietre e albicocchi cintati Read more.
da I GIORNI QUANTI (90)
Ma Francesco dov’è. Infatti, Francesco dov’è? In campagna per ora. Anche se. Dov’è con la testa, voglio dire. In campagna, Read more.
Onirica ζ
La piazza è quadrata, recinta da palazzi alti su ogni lato. Condomini con finestre, balconi, vasi di fiori, e stendini. Read more.
STANZA 329
il mattino preso in prestito da un distributore ti amo già con tutto il tempo che ci resta per rimettere Read more.
CORSO DI CALLIGRAFIA
Ricordo il giorno in cui partimmo per il corso di calligrafia. Era una fredda giornata di dicembre e al nostro Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 55
Autunno di erbe vuote questo inciampare Domestico e straniero comunque esule Dello stinco dell’angelo. Erbacce tricolori La via di casa Read more.
USCIRE DI CASA
Da oggi voglio essere come gli altri. Come gli altri defecare, dormire, scopare. Come gli altri voglio morire in montagna, Read more.
dove vado 28.02.94 (da INSETTI 2002)
se non faccio il gasista dove vado se esco mi dicono non esagerare   in fondo non riesco a capire Read more.
UNGENDO
ungendo soqquadrando il duodecimale s’affronta sottintendendo se duplice rafforza l’asimmetria del variato o la nota crescente s’appresta nell’atto scrostato   Read more.