talvolta è atroce feroce addenta
con zanne di diamante la vena
in gola artigli d’acciaio
ma è il fuori solo il fuori
a urlare imprecare falciar l’aria
il dentro è un piano d’erba
un ruscello che scherza tra i massi
un coro di chiesa
ormai — dicesti — il vaso è in pezzi
la carne indifesa sanguina
impossibile scordare