Non che non ne avesse coscienza del tempo che passava e che lisciava gli ingranaggi della memoria, imbiancava i petali e tutto quanto; se ne mortificava un poco, come chi strilla il corpo che se ne va, ma in silenzio. E allora allontanarsene, come prima, nel suo rifugio più int…
Ma cos’è tutto questo buongiorno, buongiorno, buongiorno?
Era, appunto, il suo rifugio più intimo; la cortesia, il mattino, l’ironia per non morire, trasmesse per voce radiofonica qual era quella della sua epoca, del suo nascere, del suo colore; qual era quella di lui, di un vecchio fiore.
Doveva essere la primavera, non ricordo, ma alle solite 5.41 del mattino, si schiuse un attimo prima del sole.