da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.19

Cristalli di enigmi voltarti

Lo sguardo retro di chi sa

Già marce le gioviali canne

Spaziate sul greto del fiume.

Sazia di creta di fango

L’errabonda fiaccola del sale

Fotografia perpetua di morti,

Angelo d’occaso consola chi è

Porziuncola che coli d’eclissi

Visibilio i giocattoli arcobaleni.

Chiunque tu sia inòltrati

A quietare l’ambascia che brucia

La cialda della madre appena morta.

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