Balliamo signora?
Sì, mi stringa forte signore.
Mi stringa alla vita come non ha mai fatto con altri.
Mi tolga il respiro mentre si stringe a me.
Così, proprio così, fino a condurmi all’apnea.
Sì, così, con i suoi odori che si mescolano ai miei e non so più distinguerli.
A girare tra sguardi curiosi che si insinuano tra le nostre gambe che seguono passi che inseguono musica.
Continui, mi faccia girare, mi ansimi qui, sul collo, come se ci conoscessimo da sempre.
Sì, stringa più forte, così senza paura.
Stringa il suo corpo al mio con l’intima prepotenza della complicità che ci rende un’unica massa, a volteggiare in questa piazza gremita di gente.
Sì, a girare fino allo sfinimento.
Fino a perdere l’orientamento.
A non sapere più chi siamo stati in separati corpi.