L’arte è pace comune
Ricettacolo d’epoche
Dove la paura perde
Teche di immagini feroci.
Mi si dia l’estro
Per morire presto!
Lo sediolo del cantuccio
Imita idoli da nulla
fra chimere svampite
coriandoli bruciati.
Meco tornami teco
Sarò felice. Veranda apostata
Il lento buio, balugine quel fu
Del forse sole.