Giocare è insegnare idee, ha scritto Andréa Azulay.
Eppure l’uomo vive sotto l’azione di forze delle quali conosce l’esistenza.
Come dirlo a Lao Tse? Il gioco poi sparisce? Sì. Sparisce.
Non possiedo una verità. Questo è un tempo alieno.
Un tempo di pietre nere agli angoli del mondo. Fuggi via. Non voltarti.
Afferra le ombre che restano e fuggi. Ovunque tu vada, scrivimi. Raccontami delle foreste in cui si celebrano gli angeli del sonno e le acrobazie delle nuvole
*
Lui l’ha inseguita come una lepre per sette giorni, l’ha celebrata sull’altare della Dea Grande. Muso contro muso sono rimasti appesi alla pelle sottile che è dei santi.
Gli spazi illimitati hanno favorito la visione.
Poi il tempo dell’addio ha preteso il suo cerimoniale. Nomade è colui che sfugge dalle maglie del controllo. Il battesimo del sangue è dove la luce manca; dove un albero riscrive il suo margine bianco