HO SEI ANNI

Seduta settima: lei non affronta la realtà per timore del fallimento. Se pubblicano me, devono valere poco. Non è che scappo dalla realtà per non subire fallimenti: scappo dalla realtà per non dovere rinunciare ai miei desideri. Seduta ottava: lei non sente sue le opere che scrive.     (estratto …

FRAMMENTO 3

  La notte rende nuda la bocca, la libera dai suoi inutili fracassi. E la bocca diventa un inventario di cose attendibili, una lente da cui guardare le figure che partecipano alla somiglianza. La poesia del cervo letta con il tono basso, un mormorio. La sollecitazione che porta alla piccola …

SOLO E SOLO

Solo e solo, mangiavo soltanto all’alba pane schietto, con la semenza, tutto era canto e tutto ora è scanto, nessuna fame, nessuna scienza.     (da SIMULACRI O TEATRI, inediti)

DANUBIO

Questo grigio che è stato l’assoluto, cobalto non ritorna prima che il vento si plachi. Che muovesse il fondo prendendo lontane immagini riflesse non credevano possibile la meteorologia e l’atrofia pineale dei residenti. Onda su onda invisibili rovistano l’archivio di grasse sabbie che furono vermiglie e sanguinanti scollature degli approdi, …

BALLIAMO

Balliamo signora? Sì, mi stringa forte signore. Mi stringa alla vita come non ha mai fatto con altri. Mi tolga il respiro mentre si stringe a me. Così, proprio così, fino a condurmi all’apnea. Sì, così, con i suoi odori che si mescolano ai miei e non so più distinguerli. …

EQUATORE VOCALE

Il chiasso è infernale. Tutti parlano con tutti. Sbraitano, ridono, si complimentano, si ingiuriano. Le urla e gli strepiti. I pianti tambureggiati di singhiozzi. In verità però con me sono premurosissimi, quasi affettuosi. Se chiedo un martello si danno subito da fare e mi portano cose che secondo loro  somigliano …

LE CHIAVI DI LEI RIUTILIZZABILI

Le chiavi di lei riutilizzabili e l’acqua salmastra in tasca mia cigolano come un ombelico sbadigliante. Lei si siede sulla mia fronte e alla fine decide per una sceneggiata di occhi lacrimosi. & commerciali lavorate a maglia, iceberg con la cerniera tutta alzata. Tempesta di pioggia da orario di scuola …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.5

Mi tocca morire con le croci Dei fossili, le litanie dei muri Le cecità feroci. Ormai si contorcono i vocaboli, Diabolici si sconnettono i binari. Giovinastro l’appello di restare Balugine di nesso non trovare Resine le risposte. Sterminio in pozza Le rimanenze delle cantine, i musi Lunghi delle fòsse. Sterminio …

2/10 b

Cosa siamo dunque io e te, galileo Un ventriloquo e il suo fantoccio, maestà Ognuno è due volte se stesso Non c’è confine (se non quello che di volta in volta noi stabiliamo) … Possibile che l’artista sia uno che non deve rendere conto a nessuno … (“Come sarebbe se…”) …