trattenere un lembo all’alba
di un assurdo blu quando è
l’era dei morti viventi o forse
pensieri incrociati e – mi fosti
sangue e amore per mille croci
di un unico parto in questo
infinito viaggio – solo violini
nello spazio dei tuoi temperamenti
siamo angeli caduti lì a Berlino
era il millenovecentonovanta
si cantava Chopin al freddo e
le danze libanesi tra l’ombra di
un sottoscala
(da Quintessenza – Marco Saya Edizioni, 2018) su autorizzazione dell’Autrice