è musica lo sguardo. ripida la maglia. stretta al corpo lascia. aperto un lembo d’universo. il passo in sincrono con l’avanzo del cosmo. fette abnormi d’irregolare cielo. che l’angiporto taglia d’esplosioni. e di stellari luci ravvisate. giunte lapidarie d’ammassi collassati. dell’intensità l’adrenalina sventra. rivoli d’ultrasecca terra di campagne a sud. l’imperativo a scegliere impossibili stupori. fremiti psicotici. immaginario adesso la bocca scivola l’oggetto. parziale intanto che nascoste le mani dietro la schiena. piovono pietre e bastoni. frantumano il cranio le pietre. emoglobina lo sterrato è porpora silenzio. è musica lo sguardo.
Fantasmi, agone agonia (da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017) su autorizzazione dell’Autore