LA SCURE E IL CARILLON

Albe tramortite silenzi sopiti

troncato il gioco polveroso della vita,

si scaglia la scure del diamante,

brilla di fuoco spento

atroce nefandezza

indicibile gesto di natura maldestra

rabbiosa boscaglia deserta

ferocia di mano

rapisce il nugolo rosa.

Dormono gli occhi di quiete,

giace la soffice spira.

Lei serba il respiro

nello scrigno color manto re,

una bambola, un nome perduto.

Risuona il carillon ritmo lento deciso

pause note spezzate,

danza la ballerina

braccia alte intrecciate

gira intorno le dita,

cinge la sera un mugolio indolente.

Ha negli occhi il candido volto,

ferma l’immagine assisa dipinta scolpita,

le braccia tese, il richiamo del ventre,

nenia errante nella notte tremula.

Odore acre del rigido schema,

ancora natura beffarda,

la storia torna sulle orme

del giovane poeta passero solitario:

ancora inganno, promessa mancata.

L’acerba memoria è ora riflesso

di donna guerriera, il nome tacita il senso.

Oggi vive in fattezze remote,

l’acerbo fiato libero per sempre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Un canone sul pericolo di piacere I
Occhi pinare sput e qui lavoro leggondi are su tutte  le fedi e le divise ca ssiamo fare con gli Read more.
CHECK-OUT
24 non sono bravo con gli addii con 12 niente stasera portami a vedere un film sdraia il tempo a Read more.
ORA CHE NON PASSA
e taglia il fiato, s’arruginisce di bestemmie, s’infanga di rabbia, il Capo. Non ci arriva a trent’anni, ma suo padre, Read more.
Alla follia di Banvard tutti (4)
In questa scena del film è inverno a Berlino. Durante il breve tragitto in metropolitana, lo sconosciuto disegna sul libro. Read more.
UN TAMBURO
Sono il tamburo di tutte le guerre, quando una guerra mi carezza la guancia, mi gratto il naso e sparo. Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 71
Incrinata da un bavero di spine Sono il rampollo acido del monte L’aurora buia di chi lavora Di chi divora Read more.
TESTE
Dice che compaiono solo le teste e che sono di carne, vere e vive. Sembrano tagliate via da un corpo, Read more.
quando c’era il cane
quando c’era il cane i nostri denti digrignavano i denti (fortunatamente c’era una sciarpa). la tua leggerezza era come una Read more.
CUPOLE, MIRAGGI E VENE UMANE
La figura dell’uomo senza volto non è infrequente nelle discussioni delle sorelle Nakamura. Ciononostante, la più giovane tra loro nutre Read more.