da MITOLOGIA DEL CENCIO – n. 24

Con me morirà l’asprigno stato la valenza d’ombra che mi visse guerra di stato lo stato sempre. Brevetto di retaggio resistenza dover attendere futuro la morte i brevi fiori del fiorista accanto alla stanza che mi prese prigioniera di violenza l’attesa.

SPORE (48)

ci siamo uccisi tutti uno alla volta bastava se ci pensi ammalarsi. così facile farlo tipo la moglie di dario ha aspettato lentamente che non funzionasse più il suo corpo geniale.

IN ORDINE SPARSO

Assisto al crollo della villa barocca per fermentati vaghi infiniti nel parco. La montagna di depliant è franata dal piano nobile, andando fuori di sé, fuori garante, contro il cedrus atlantica. Zampettano le ragionate ipotesi, mentre i conigli sloggiano in radura. Estinta la paura del ringhio è libertà per tutta …

SE PARTO

Ma se parto e vengo da te, poi la gabbia dove dormo a chi la lascio? Chi se ne occuperà? Chi olierà le sbarre per non farle arrugginire? Chi cambierà l’acqua nella vaschetta e il cibo nella mangiatoia? E se qualcuno vi entra di nascosto e ci piscia dentro? I …

CANUTA E BELLA NELLE RUGHE

A volte i volti scompaiono nel nulla scompaiono anche i luoghi dei volti le storie dei volti le parole dei volti smarriscono il loro significato significante Immobile sulla poltroncina canuta e bella nelle rughe nella camicetta serpeggiata da viole mammole esplora un universo sconosciuto quegli occhi verdeazzurro sperduti rubano l’ingenuità …

DOPO DUE MINUTI E BASTA

dopo due minuti e basta mentre si asciugavano i colori sui nostri volti parlavamo di latte anziché di musica e facevamo prossemica anziché politica & tanto l’amore è esperanto Jack & le notti buttate via strategicamente come scartine a briscola & gli abbracci in posizione fetale con le mani a …

STASI – 4

C’è quel sole che agli occhi di chi ha sguardo può diventare altro da una semplice stella o da una comune poesia. C’è quella finestra che non lavo dacché sono in questo nuovo monolocale. Il corpo, avesse finestre e porte, inframmezzi d’ambiente, bagno, cucina e letto a due piazze. Il …

DIONISIO

di sera tra le piante le fughe umide dei mattoni e le formiche la mummia racconta di un paese che non esiste di una madre che non c’è e di una luna che non trova decanta la quotidianità degli dei senza malinconie veri sicuri belli riconoscibili pratici nel cielo che …

IL CAMERIERE AZZURRO

Prende l’ordine al tavole della porta a destra: porta il vino – mezzo litro rosso – al tavolo tondo. Porta l’ordine in cucina, lo legge a voce alta. Scandisce le sillabe una ad una. Il cameriere è pallido, ha un colorito cinereo, tendente al verde. Sorride mentre legge ad alta …

15/10

Toc-toc (viene qualcuno) Seccatori Vado ad aprire, maestà Non voglio vedere nessuno (ormai non sopportiamo più nessuno) Invoco l’oblio (almeno una parziale anestesia) (riflettendo intensamente) Eccesso di razionalismo astratto Mancata dimensione storica Tecniche laser, piani di cottura, sterili meditazioni Indisseppellibili ricordi … Non ci si può nascondere (nell’arte non si …