SELFIE

In bocca mi cresce una tripla fila di canini. Occhi quadrati. Abito in un quartiere di Tangeri dove non sono mai stato. Abito in un bosco affollato di cinciallegre che balenano l’aria di riflessi gialloverdastri. Mangio carne di cocorita. Abito in un vecchio televisore abbandonato giù in discarica. Sono un …

AI MIEI CANCELLI

Ai miei cancelli ringhiano quei cani che ieri dominavano nei vicoli – sono per sempre cani del domani, sangue che mi disperse in mille rivoli.       (da SIMULACRI O TEATRI, inediti)

DIARIO DI BALBUZIE – 22

La smorfia per accalappiarmi è in movimento, tutto socchiude porte che non si aprono, prono è l’angelo che potrebbe: è prigioniero, nero l’abaco della salvezza d’arte. Ora dimentico il buon vezzo amore l’etica aperta di ascendere per paradisiaca cantica lo sguardo. La scacchiera è tragica ma c’è un chicco salùbre …

MANNA PIOVANA (9)

Ricci riemergono qua e là nel bosco passato digiuni l’inverno letargico avendo dormito poco: novembre troppo caldo. senza freddo a mangiare più che si può vermi e insetti. forse due tre gradi troppo. Da osservatorio fisso in lungo periodo toccò con mano il clima mutante cerbero a teste di grandine …

ANIMALI DOMESTICI (15)

Spesso, all’esterno dei locali commerciali vengono affissi cartelli con cui si vieta l’ingresso ai cani. A volte, il sindaco di una città (ma anche il sindaco di un paese) può vietare ai cani l’accesso a uno spazio pubblico. Di solito lo fa tramite un’apposita ordinanza comunale che proibisce a tutti …

7/ 10 B

Pane formaggio e vino stasera (è il buon senso che ci rende uomini) (risata liberatrice) Domani ci tuffiamo nell’attività (urka) Ora stiamo vicini, galileo, umili e cheti, quasi felici nell’ironia (suprema virtù dell’occidente) Virtù che è propria dei pessimisti (leggendo/ sonnecchiando accanto alla stufa) Anche il diavolo ronfa e tutte …

QUELL’OMBRA ACCECA PAROLE

quell’ombra acceca parole in intimi intesi ma la discesa tra cielo e terra una volta era coraggio rimpiangiamo i muri del pianto in assenza d’essenza e passi felpati di ghiaccio avanzano all’ombra del muto     (da Quintessenza – Marco Saya Edizioni, 2018) su autorizzazione dell’Autrice

VECCHIO FIORE – 2

Mai consolidato nulla, lui. Lavorava solo a progetti, progetti e possibilità. Come se vi fosse una voce a dire “consolidare è volgare, ricordati che sei un ospite. E molto, molto momentaneo”. E sulla storia dell’ospite ci fece una vita. Ma il mondo no. E poi sul bene e il male, …

COCCIOPESTO

Colorano, graffiano, disegnano i muri della via un coppo ammorbidito, un erpice romano, la punta estrema dell’anfora, restituiti dall’aratura del pianoro. Datate tempre che i vermiciattoli aggirano, e le talpe sputano dal proprio foro. Prima che il dilavato frani altrove, prima che il papavero infoltisca, si va per cocci sprofondati …

I)

Siamo ormeggiati all’inglese. Io sono in testa d’albero, la bambina sopraccoperta, e lui è al timone. Inizia a far roteare la barca, ma non tocchiamo il pontile, non capisco per quale motivo stia facendo questa manovra; io e la bambina cadremo in mare, stiamo per cadere.