FRASEGGI

Il passo è saltato sull’orlo del primo racconto e ha suonato in diesis il pensiero sterrato.

Fa la mi sol. FAntasie di placenta e LAterizi di crescita, MIdolli di dubbi e SOLidi in fiato.

 

Sul passo è cresciuto lo stivale dell’orgoglio, cuoio su distacco di pelle, rigido contro l’acqua. Silenzio sordo sulla riva del secondo fraseggio.

 

Si è inceppato il passo, all’aprirsi della cerniera lungo la gamba. Ginocchio-malleolo, senza sutura, bocca verticale che parla per scherno del mondo. Verso l’accordo in re minore.

 

Poi l’orma, ultima e vuota. Stoffa di carne intorno. Colpa della bomba scoppiata dove il pentagramma non vede, giù dal rigo dell’ultima fossa.

 

Ora il passo intona la sua corsa bianca.

A terra, cediglie, code, teste.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

questo luogo (da INSETTI 2002)
respiro vento e sole in quest’aria ho la città maggiore più vicino della città minore fuori dappertutto mi allontano dalla Read more.
ERBA ALTA 4.0
Sono furbi gli spadini conficcati nell’azzurro e insidiose le nervature taglia dita. Lungo le prese numerate circuita il colle (dossi Read more.
20
oscilla   avanti e indietro nella pianura alluvionale                                      guardano con gli occhi di un erbivoro poi viene decompressa   e di nuovo Read more.
AL SOLE
Avrei potuto scrivere un poema o un romanzo, invece ho dilapidato i banchi di nebbia che ho ereditato e sono Read more.
CAVALIERE
dove la sera si radunano centinaia di centimetri inutili di fava dove gli ormoni inzaccherano vetri e tappeti dove la Read more.
da DIARIO PALERMITANO (8)
Suono di motore per aspirare acqua. Suono di un portone in vetro ed alluminio che si apre e chiude. Read more.
STANZA 401
s’una panchina della Fifth Avenue il mio volto come in una stanza da qualche parte in cui una tv è Read more.
BLUASTRA COME CARTA DI GIORNALE
bluastra come carta di giornale, la capretta fruscia davanti a noi come i rami di una stella. la capretta diventa Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 58
Le rotte combuste lungo il sangue Rammentano apocalissi di culle Stazioni sapienziali fati embrionali. Nessuna lezione mi strappa dal panico Read more.