Piove ancora, guardo, mi concentro nel guardare (l’essere visivo)
Imprigionato nel meccanismo difensivo, oh per carità che orrore
(quasi con ira)
Mangiamo una fetta di pane nero, galileo, mentre loro, nelle loro atroci case, s’ingozzano di cibi spaventosi e di orribili pensieri e annaspano nella più totale mancanza di gusto e di carità
Ma come vivono, dimmi, come pensano la vita, per che cosa s’inquietano
Vivono per essere dei bravi cittadini e per un sacco di cose che non so, maestà
(carezze scientifiche, progetti cosmetici, concept store, odissee rock, super-siti…)
…
Destino variabile. Doppio destino
Cosmologie e futuri miti accomodanti
Pellegrini postmoderni e nomadi dubbiosi
Rifugi per meditazioni
Crampi dell’anima, volersi bene
Quali scopi perseguire, dimmi oh mio Spirito
(calde lacrime scendono)
Siete giù di catena, maestà
Meno male che sei qui, galileo, prendimi a calci nel sedere
Non posso, maestà (siete un bravo ragazzo)
Essere un bravo ragazzo è la cosa più stupida del mondo (se solo avessi un carattere forte…)
(Da “La questione del Gatto”, inedito)