Il punto del discorso e dei discorsi che (dis)facevano la questione e delle questioni che (dis)facevano l’esistenza fu raggiunto quando le quadre mangiarono le tonde per essere divorate dalle graffe le virgole saltarono gli apostrofi gli accenti caddero le gutturali salirono sul labbro le dentali entrarono in palato le nasali furono aspirate le sibilanti sfiatarono le mute gridarono le chiuse si aprirono le aperte smagrirono.
Così comparve il cratere in cui trovare l’acqua per lavare di fuoco la faccia degli inganni.