QUADRO 6 (treni merci nella nebbia) – 27/10

Oggi sono tutto quello che non sono

Sono la mia mancanza, il mio spirito, il mio desiderio e tutte le mie nevrosi

Lo schiavo del mio dover essere

Rido mentre accendo uno dopo l’altro dei fiammiferi

Mi trastulla lo scaturire della fiamma e mi piace l’odore di zolfo che si libera nell’aria

(risataccia tremenda)

Seppellirsi in questo luogo è stato un errore che non può non essere denso di conseguenze

Allora andiamocene subito, maestà (senza tante storie)

Perché mai, in ogni luogo ci si seppellisce senza scampo

Vivere qui non è facile, ma dove è facile

Pensare che, quand’ero ragazzo, avrei voluto abitare in un piccolo albergo (Vienna o Palermo)

Parlare con un topo, ridere con una cameriera (la mia schiava erotica)

 

 

(Da “La questione del Gatto”, inedito)

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