DIDASCALIE 5

  1. Te la ricordi la cavalletta (“gigantesca”, dicesti al telefono) che una sera d’estate venne a schiantarsi tra le alette degli scuri, e da lì per l’inerzia del suo volo supersonico finì sul muro e quindi dietro i dizionari sulla mensola vicino alla finestra?
  2. Avevo anche pensato di spingere avanti il castiglioni mariotti e addio, lasciare tutto lì, i fluidi verdi o bianchicci a seccare sul taglio delle pagine.
  3. Quanto sarebbe durato il guscio, l’esoscheletro, prima di sbriciolarsi.
  4. Quando emerse da dietro i libri, circospetta, rimasi per ore senza sapere cosa fare.
  5. Mi fermavo a guardarla nella sua idiozia che poi era la mia, ricordando la nonna che raccontava:
  6. quando ero piccola, con gli amici catturavamo le cavallette. Se le prendi la testa, la torci e poi tiri,
  7. viene via tutto e rimani con il guscio vuoto nell’altra mano.
  8. Mi domando cosa sia questo brivido, tremare di rami e foglie al passaggio del vento.

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