PER UN’ANTROPOLOGIA DADA

il tradizionale mandala tibetano, che si trova nel buddismo, raffigurala nostra incapacità di auto-solleticare che è solo un esempio di un fenomeno diffuso: non fa differenza se l’osservatore sia un uomo, un animale o un apparato, esso non tratta comunque la storia politica del popolo sumero o la natura delle sue istituzioni sociali ed economiche. gli esseri umani rispondono in modo diverso al tatto: ad alcune persone non piace essere solleticati e protestano ad alta voce che l’inglese è superiore ad altre lingue. il solletico può essere una risposta riflessiva alla musicalità dell’italiano e alle canzoni violente rock, alcuni lo considerano un cugino della medianità spirituale, in quanto l’esperienza rappresenta una vera visita da parte di entità paranormali che vivono costantemente tra permafrost (lo stato illuminato del buddha) e virus informatici (oggetti un tempo vivi e che possono essere inclusi in una natura morta).