da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.80

Con bile ebete trascorro l’ultimo

Motivo che non conosco anzi la morte

Patrizia di tutto di ogni enigma

Trafugato alle radici.

Dici che non può trasparire il senso

Salso da sempre senza requie

Pieno di ventagli inutili.

Persi gli amori più belli per dinieghi

Voluttà d’altrui ghirlande

E resse di migranti fino alle nuvole

Giammai letargiche anzi attive

Nel velenoso occaso. Marine cornucopie

Le sabbie ovunque sabbie vuote.

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