Nulla d’insolito in un bar, alle diciannove e trenta, se un uomo e una donna ordinano due spritz senza guardare, se un brizzolato sfoglia la pagina della cultura, se i tavoli sono in legno, se la sigaretta può cadere nell’interstizio da un momento all’altro, se si rimane un quarto d’ora ipnotizzati dall’interstizio, se i taglieri sono di salumi e formaggi selezionati, se le zionati, se nel brusio si confondono io dio zio bio, se le labbra che si chiudono sul bordo di un bicchiere sono lente e sensuali, se non ce n’era alcun bisogno, se anche il rosato è ottimo per me che di solito non bevo rosato no figurati neanch’io però, se una camicia a quadri fuori dai pantaloni si lamenta di quel che è diventata, se in diffusione c’è un brano che forse non ci meritiamo, se tutti si vestissero un po’ peggio o un po’ meglio, se ti senti come a casa tua quando leggi un libro, se la conversazione non langue mai, se non langue nemmeno a provarci sul serio, se tutti si interrogano sull’ultimo film, se davvero non m’interessa vederlo, se si fa troppo poco per la cultura in questo paese, se anche noi nel nostro piccolo poi, se ognuno si impegnasse nella quotidianità, se si vuol portare qualcosa in qualche posto come il teatro nelle scuole la lettura in piscina le crocchette nei saggi di storia i cani a passeggio l’auto dal carrozziere gli anziani in discoteca la musica da camera in una macchina fotografica, se avessi ordinato da meno di quaranta minuti, se la ripetizione la combinatoria a casa tua quando leggi un libro un uomo e una donna ordinano due spritz senza guardare se la ripetizione la combinatoria del detto del fatto fossero consapevoli, se non mi fossi sorpreso a guardare il culo della ragazza che sta andando via improvvisamentre lui va pagare a cagare, se una buona volta mi decidessi ad alzarmi e a impugnarmi come una pistola.
da “Sottrazione” (Gorilla Sapiens Edizioni 2016)