LACRIMAE RERUM 10

Rondini che planano alte nel cielo rivelano immensità nell’azzurro, sfiorano il caldo viso dell’estate garrule come bambini che giocano a palla, cercano il cibo con brama incessante ignare d’occhio che guarda, sentono però il vento che le porta e nel suo soffio un poco si riposano.

FUORI LUOGO IL TEMPO (5)

Quando ha dato inizio al movimento c’ero,   sulla spalla di Dio esplosivo,   discreta come pulviscolo   emettevo un lungo verso.     Frantumi lanciati nell’infinito   buio addensandoci   Collidendo riflettevamo nuova luce   E il suono si complicava.     Resti si bagnavano   fiorendo senza pace …

TURISTI

Non lo sanno i turisti, no, quali sono i vicoli dove più soffia il vento forte, né dove non ha battuto al pomeriggio. Non sanno che il bar della Grazia, verso una cert’ora, è il più benevolo di frescura e birra ghiacciata. Non sanno neanche quali sono i posti dove …

MICHAUX e altre cose (94-95)

3   nevicava paglia sulla luna storta. petali astratti sul sedentario bendato. e i biscotti pizzicati gli mordevano la lingua. pezzetti assaggiati di vecchi paesaggi zoppicavano abbracciati ad oggetti svitati.    

GATTOMAMMONE

2   Voci che favoleggiano d’incontri ai limiti del deliquio, tramandate da epoche in cui avventurarsi nelle campagne notturne era una sfida perduta e le città, al calar del sole, erano preda di sanguinose razzie dalle quali ogni difesa era preclusa. Voci che riferivano di corpi lacerati dopo un appuntamento …

ESICASMO (6)

Gli apostoli dello Zòon Politikòn portavano a spasso i lupi e sogghignavano… benvenuti nell’universo altro dove forse non troverete l’esicasmo, ma non rimpiangerete certo il mondo che avete appena abbandonato…

UN VERO SPASSO

Occhiali, protesi acustiche, dentiere, gambe artificiali, cinture ortopediche, parrucche. Ecco la nostra coriacea sostanza. Ecco la nostra cremosa consistenza. Gli armadi ci custodiscono nel tempo; e noi, polvere di magazzino, persino ridiamo se qualcuno ce lo chiede. Nessun negozio vende roba che possa vestirci o sfamarci. Nessun treno ha sedili …

BUSTER KEATON MONOLOGA CON IMMANUEL KANT

Ti presto questa faccia da medico condotto, da viaggiatore di commercio, da scrivano se vuoi. Ho sempre preso sul serio la vita: come hai fatto tu. E mi sono immaginato le tue insonnie, metalliche gru spiaggiate sulla costa del Baltico. Le mie insonnie sono arrampicarmi fino agli orologi elettrici di …