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Sì, ma lentamente: narrates his relationship through a sculpture. Un poema, certo, ancora selvaggio, inaudito, spensierato, soprattutto vis à vis: the poem’s title has been noted already. Stampati presso l’ecosistema della sezione speciale, a Montréal, nel Quebec, era il maggio del Settantaquattro, ma forse l’anima dei morti si affaccia nel bisogno dell’acqua: alzati San Giovanni, il catalogo è un libro-evento that wants to mix poetry with an unopened gallery. Un attempato e riccioluto e inutile barone confonde ancora senso e significato. Alcuni exempla: documenti di poesia concreta e visuale, alcune scritture generalmente intese che non approdano a nulla: l’esito del reale, allora, era quello di disperdersi, inabissarsi nel possibile. Villa aveva pubblicato cinque fascicoli. Una grande mostra mai compiuta, numerose illustrazioni, alcune anche a colori, uno dei documenti più rilevanti, un oggetto astratto, i denti del drago, San Giorgio alla spiaggia scendeva dalle dune venendo pure associato al gruppo del Settantaquattro, come l’anno della sezione speciale, ma era a Montréal, nel Quebec. Moltiplicare viole violini violenza. Un attempato e riccioluto e inutile barone confonde ancora senso e significato. Bibliografia senza il poetico: ogni poesia, per fortuna, quando è nuova è sempre a-poetica. Bibliografia è storia, è traccia, materia esperita, percorso, dialogo. I canoni sono borghesi. Disimparare la credibilità, disperderla: lettere alla figlia, ma con materiali extra-verbali to explain its ideological and origin reasons since the Sixties when someone has shared the suggestion about the bomb. Figura di intellettuale con dispersa ogni credibilità, aveva per molti giorni abitato un ripostiglio, assumendo bevande di ogni tipo e gradazione alcolica. Gregory Corso, Antonin Artaud: solo un viaggio poteva risplendere oltre le parole: le gambe a fisarmonica: il pregresso, un libro sulla béance. Un attempato e riccioluto e inutile barone confonde ancora senso e significato. Cardboard cover, 22,5 x 17 cm. and folded printed sheets of different measures. Alcuni exempla: documenti di poesia concreta e visuale, alcune scritture generalmente intese che non approdano a nulla: l’esito del reale, allora, era quello di disperdersi, inabissarsi nel possibile. Villa aveva pubblicato cinque fascicoli. Una grande mostra mai compiuta, numerose illustrazioni, alcune anche a colori, uno dei documenti più rilevanti, un oggetto astratto, i denti del drago, un uomo cade dalle scale, rotola con foga, s’inabissa, s’incenera, incredulo, allora, propone il silenzio: alza un dito, portandolo alle labbra, si guarda attorno indossando la caduta. Ci sono smalti su cartoncino pesante in alcune aree interne tra arte e ambiente, firmati sul retro della casa e adibiti a rassegna delle voci che l’hanno abitata. Una poesia di segni elementari, materialistica. Lo stesso grido con cui è iniziata l’azione, lo stesso grido degli eroi greci, lo stesso grido del dolore o della nascita, lo stesso grido con cui è iniziata l’azione si apre biografico e straziante, materiale e visuale, sonoro e performativo: la stessa foga di un’esplosione, poi il nulla dei nostri millenni.

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