da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.82

Sperma di gioventù fui la femmina

Venale quanto un estro di puttana:

Oltre di te giammai ne venni.

Oggi che vegeto anni dementi

Frullo la frutta fresca per vagare

Oltre giammai avvenni in un minuto.

Miracolosa gemma di contrada

Dimmi perché nacqui infelice

E la passione mi avvolse per sempre i denti.

Acidula baldracca in groppa al Diavolo

Volsi di te un ricordo tragico

Innamorata d’estasi memoria.

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