È enorme, occupa tutta la stanza
lasciando poco spazio
per chi la guarda mentre balla
e schizza sul vetro antiproiettile
un liquido rosso scuro. Quest’opera
è perversa, abusa di noi – anche
se c’è una bellezza, una grazia
infusa nella macchina. Ricorda
un personaggio femminile di Flaubert.
Non si riesce a smettere di fissarla
per quanto ferisca. Ovviamente il liquido
non è sangue ma ciò non lo rende
meno disturbante. Così i seni
anche se sono palesemente rifatti
funzionano lo stesso. Sembra
viva questa macchina, sembra
che ragioni anche, che sogni. È bello
questo robot malato che fa male
e ti incolla: una spogliarellista
che raccatta i soldi a fine serata.
1 Sun Yuan e Peng Yu (gli artisti)
sono cinesi e questo dovrà pur
essere di qualche importanza.