Se mi vedono informe è per via dell’uovo di Colombo che circa un mese fa mi è rotolato tra le gambe mentre esaminavo una confezione da sei cornetti nel reparto surgelati del discount. Il parallelepipedo coi coni dentro mi diceva tutto e io ascoltavo.
Mi guardavo ogni giorno, prima, ed era come guardare la scatola. Chi mai avrebbe potuto gustarmi attraverso il cartone? Ma soprattutto: di me cosa sapevo, senza poter guardare? L’immagine sulla confezione ha il solo scopo di presentare il prodotto.
È vero, dentro non ho trovato figure geometriche, ma proprio ciò dimostra una volta di più che un uomo non è un gelato.
da “Volevo fermarmi a tre righe ben scritte” (Gorilla Sapiens Edizioni 2019).