923 FACCE

Le novecentoventitré facce assunte nel corso della vita di Penda Penda Babucarr Bah dalla compagna dello stesso, vengono ricordate per il fatto che hanno sempre la medesima espressione. A prescindere dall’anno in cui furono fotografate. Chi visitasse la galleria postuma dei suoi ritratti (Penda Penda Babucarr Bah, retrospettiva 1914 – 2014, Lincoln Center, NY) può costatarlo personalmente: la donna possiede un’unica terribile bocca, un solo terribile naso, un unico immutabile sguardo col quale fissa l’evoluzione del volto del marito nel corso del tempo in cui furono insieme. A questa età, dice, ogni cosa ci viene concessa, sia stato lui l’ombra di Fatou Jube, l’amante di Duturejaja, la lama lunga e affilata mentre mi recide giugulare, esofago e trachea.

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