groppo alberi verande siepe nonno rosa
_ rimuginava scritto da parole dense dietro
il vetro uno specchio elettrico_
ada afa svenimento mimosa passiflora _ e
poi gli alberi pini abeti cipressi nelle aiuole _
biciclettina penna numero canotta
coatta serpe cumadin aulin […]
_ considerava i numeri determinava spasimi
spingeva rantoli e sussurri verso altre spiegazioni
non si voleva ammettere: eravamo rimasti
chiusi in quella stanza noi figli nipoti e la mogliera
ma forse i miracoli esistono_
Fantasmi, agone agonia (da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017) su autorizzazione dell’Autore