Mi chiama, mi volto. Mi viene incontro. Attacca a parlare col tizio a fianco che si dichiara proprio me, sorseggiando un Long Island. Io bevo solo Negroni. Lui dovrebbe saperlo. È un mio fan. Parlano del più e del meno. Coi fan si fa così fan tutti. Non li interrompo. Chiede del nuovo album. Gli dico uscirà presto, finisco il Long Island, guardo l’orologio, gli scrocco una sigaretta di cortesia, lo saluto amabilmente, ordino un altro Negroni, mi fingo impegnato in una precedente conversazione col tizio a fianco.
da “Volevo fermarmi a tre righe ben scritte” (Gorilla Sapiens Edizioni 2019).