“Certo, che no. Ma è perché, come ti ho sempre detto, il rap fondamentalmente non è musica. Si fonda su basi ritmiche looppate e scratchate e dei giuggioloni inkazzati che ci parlano sopra. Io qualche brano lo apprezzo pure, ma un disco intero di rap non lo reggo. Dopo un po’ ti fai due palle così”.
“Per un ragazzo come me è triste ammetterlo. Il rap è a scadenza come gli yogurt. In America pure gente strafiga come i Public Enemy è più o meno sparita, i vecchi draghi negri delle prime ondate hip-hop o sono morti o sono diventati boss e producer di nuovi rapper ventenni, o se ne sono andati in pensione anticipata”.