Se fossi stata Vito
sarei stata un ingegnere,
avrei saputo riparare un lavandino
e costruire uno scaffaletto.
Forse avrei imparato a non piangere,
e a chiudere un circuito elettrico.
Avremmo litigato per l’ultima sigaretta
ed esultato per ogni gol a calcetto.
Ma non sono mai stata Vito,
sono nata femmina e inquieta,
eppure nel mio viso io ti vedo,
tu ci sei.
(da Il Logorio della vita Moderna, 2021, su autorizzazione dell’autrice)