Anna che a ventotto anni è una seduttrice seriale, con il sorriso più immondo e falso che vi potete figurare / una sfrenata amante, elettrica fornicatrice, / sempre in bilico tra frasi e antifrasi che compongono il poema della sua anima corrotta e corruttrice, / anima schizomorfe, anima divisa quanto condivisa con innumeri drudi perduti o da perdere…
Anna che a trentadue anni accumula avventure funamboliche, segnate da mille sotterfugi / e da bugie a fior di labbra che si tramutano in baci appassionati quanto avvelenati…
Anna che a ventisette anni è la donna dei misteri, dei miseri approcci, dei maestrini raggirati, / dei maestroni uccellati, dei ministri di culto e masochisti, regolarmente sottomessi e fustigati…