Io non parlo la lingua dei grassi, troppo gutturale, sabbiosa. Ci sarebbe la lingua dei magri, in alternativa; più tenue, lunare. Ma neppure questa riesco a parlare. Ci sarebbero poi le lingue di ferro, quelle dei carcerieri che tengono in gabbia colombe, quelle degli uomini che hanno vinto al tirassegno; oppure le lingue morte. Ma chi le capisce? Figuriamoci parlarle.
(Alfonso Lentini, ‘Dolomie parlanti’, sassi, corda, filo metallico, frammenti di scrittura. 2012)